CORRIDOIO OVEST / SCENA 7

CHIOSTRO
CICLO DI AFFRESCHI

CORRIDOIO OVEST
SCENA 07

TITOLO:  La conversione di Ezzelino

AUTORE: autore ignoto1, 1606-1607

TECNICA: affresco

Nel riquadro si narra della miracolosa2 conversione del tiranno Ezzelino, “mostro d’iniquità e di barbarie”. Si racconta che S. Antonio riuscì ad espugnare il suo cuore, minacciandolo della morte dei disperati, se avesse continuato ad agire nel suo modo violento ed insensibile.

La scena è compromessa da due grandi lacune, una che dalla metà della colonna sinistra attraversa la scena fino alla colonna, annullando la vista completa del pulpito e delle figure di soldati che accompagnano Ezzelino, l’altra, sempre dalla sinistra, ma in basso, che lascia visibile solo la parte alta del corpo inginocchiato del tiranno.

È ambientata in un interno che, come si racconta, dovrebbe essere la dimora del tiranno, in cui, sulla sinistra, si intravede un trono ligneo, coperto da un baldacchino. La visuale digrada, attraverso un’apertura fiancheggiata da due imponenti colonne, verso un altro vano, per poi essere sfondata da un arco impostato su due pilastri verso il paesaggio aperto, di cui sono accennate solo due cime. In primo piano la figura del Santo che pronuncia la sua invettiva contro il tiranno. Le dure parole si materializzano in lingue di fuoco. Al suo cospetto Ezzelino, atterrito e umiliato, supplichevole. Dietro al tiranno quel che resta delle figure di due soldati, mentre, dietro al Santo, un confratello.

Note

1 Cfr. MARTA RAGOZZINO, La decorazione del convento, in Il venerabile convento di Santo Antonio nella terra del Tito, a cura di VALERIA VERRASTRO, Calice Editori, 2013.

2 Per il miracolo cfr. EMANUELE DE AZEVEDO, Vita del taumaturgo portoghese S. Antonio di Padova, 2a edizione, Bologna, 1790, pag. 86 - Scaricabile gratuitamente su google play.