Il Convento

Il Convento S. Antonio di Padova in Tito (pz)

uno dei più interessanti cicli ad affresco della Basilicata

Il Convento S. Antonio di Padova in Tito è uno dei principali insediamenti francescani lucani che, come tale, ha rivestito un ruolo di centro propulsore dello sviluppo urbano e di fondamentale riferimento culturale e spirituale per la comunità locale e il territorio limitrofo.

Situato a nord-est dell’edificato di Tito, un piccolo paese della provincia di Potenza, a circa 15 Km dal capoluogo di regione, sorse per iniziativa di un gruppo di padri francescani originari del paese, appartenenti all’Ordine dei Minori Osservanti, in seno al movimento della Regolare Osservanza e fu dedicato al culto di Sant’Antonio di Padova, il frate lisbonese considerato “il santo del popolo”, il “santo dei miracoli”.

Possiede il tipico impianto dei conventi francescani: un fabbricato a pianta rettangolare con una chiesa ubicata sul lato nord-ovest, contigua a un convento organizzato intorno a un chiostro, protetto dai venti freddi dalla chiesa.

Convento S. Antonio - Tito (Pz) Convento S. Antonio – Tito (Pz) | ©Bruno Giordano > www.startstudiophoto.it

Dopo la sua soppressione fu sottoposto a numerosi interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria, ma anche ad una lunga serie di rimaneggiamenti e cambi di destinazione d’uso dei locali. L’ultima massiccia campagna di restauro, conclusasi nel 2011, è stata guidata dall’intento di restituire al complesso il suo originario impianto, ricostruito sulla base delle fonti archivistiche.

Il complesso conventuale Sant’Antonio è scrigno di un ricco patrimonio artistico costituito da imponenti macchine d’altare tardobarocche, una pregevole cantoria settecentesca, innumerevoli arredi sacri riccamente decorati, statue e tele pregiate, nonché preziose decorazioni a fresco, presenti sulla parete destra della navata principale della chiesa, ma soprattutto nel convento.

Il suo chiostro, infatti, conserva uno dei più interessanti cicli ad affresco della regione, realizzati in più campagne decorative, grazie ad una committenza corale, religiosa e laica, come è testimoniato dalle numerose iscrizioni e stemmi presenti nell’impianto decorativo. L’intero ciclo pittorico si dispiega lungo i quattro corridoi perimetrali del chiostro, sulle pareti e sulle volte. Le pareti interne ospitano 27 scene tratte dalla vita e dagli interventi miracolosi di Sant’Antonio.