CHIOSTRO
CICLO DI AFFRESCHI
CORRIDOIO OVEST
SCENA 01
TITOLO: Guarigione del bambino paraplegico
AUTORE: autore ignoto1, 1606-1607
TECNICA: affresco
La scena rappresenta il miracolo3 della guarigione di un bambino paraplegico, grazie alla devozione della madre. Sant’Antonio impone le mani sul capo del bambino che giace fra le braccia della madre implorante, inginocchiata. L’acconciatura accurata di quest’ultima fa pensare alle sue origini nobili.
Lo sguardo dell’osservatore è indotto, attraverso la linea di fuga del muro di recinzione del rigoglioso giardino in primo piano, al fondo della strada, dove si vede, in lontananza, una chiesetta, dalla semplicità tipica delle chiese francescane, con il tetto a capanna e un campanile. Quest’ultima immagine è ripresa nella scena seguente, Predica di Sant’Antonio, e, con maggiore raffinatezza nella quinta scena del corridoio nord, Miracolo del lebbroso. La ricercatezza della rappresentazione della vegetazione è un tratto distintivo delle scene di questo corridoio e di quello nord. Il taglio di scorcio marcato dello spazio pittorico e la perfetta sintesi dei volumi lasciano immaginare una revisione novecentesca.
In basso si può leggere una descrizione della scena: “Una dona havendo in braccio un suo figlio de mani et piedi tutto stroppiato a guisa d’un’altra Cananea si gittò a piedi del glorioso Antonio e così replicate le preci ottenne dal Santo il detto la sanità intiera”.
COMMITTENZA
Il primo quadro porta la seguente iscrizione dedicatoria:
“AD M(ODUM) PROVIDI VIRI CESAR, ET CL(ERICUS)
I(OANN)ES BAP(TIS)TA D(E) FELITTO TERRE TITI”
(trad.: "A devozione del provvido uomo Cesare, e clerico Giovanni Battista de Felitto, della terra di Tito”)
Al centro della scena, lo stemma del devoto donatore:
RESTAURI
Lo stato di conservazione dei dipinti era pessimo, con presenza di rifacimenti in intonaco, zone ridipinte a olio e fissativi oleosi alterati. Era presente inoltre uno strato di un beverone oleoso, penetrato in profondità, che ha alterato l’aspetto della superficie in maniera irreversibile.
Sono stati effettuati interventi di consolidamento della pellicola pittorica, rimozione dei fissativi alterati, stuccatura sottolivello per le lacune non ricostruibili, reintegrazione pittorica con acquerelli sottotono per le piccole abrasioni e lacune, a tono sulle stuccature più piccole, a tratteggio su quelle di maggiori dimensioni.
Alfa Restauri S.n.c., 20112
Note
1 Cfr. Marta Ragozzino, La decorazione del convento, in Il venerabile convento di Santo Antonio nella terra del Tito, a cura di Valeria Verrastro, Calice Editori, 2013.
2 Paola Vitagliano, Gli affreschi restituiti: l’intervento di restauro, in Il venerabile convento..., op.cit.
3 Per i miracoli cfr. Emanuele De Azevedo, Vita del taumaturgo portoghese S.Antonio di Padova, 2a edizione, Bologna, 1790 - Scaricabile gratuitamente su google play.
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